Il gioco, contrariamente a quello che si pensa non è solo un modo per “staccare la spina” o un passatempo senza alcuna utilità, ma un vero e proprio stile di vita che influenza la cultura e persino la società stessa. Il videogioco è infatti diventato una delle forme espressive della cultura del nostro tempo, in grado di modellare comportamenti individuali ma soprattutto di gruppo, creando comunità e in certi casi persino influenzando l’economia. Perché come è chiaro il gaming, o meglio la gaming culture, corre attraverso il digitale e l’online, molto più veloce da attraversare e da utilizzare. Questo infatti grazie sia alle piccole app per giocare che troviamo sugli store come Play Store di Google e App Store di Apple sia ai videogame più evoluti che troviamo sugli stessi. Si passa dai giochi delle sale fisiche come i giochi di carte oppure la roulette italiana online fino a quei videogiochi ai quali possiamo accedere anche via pc o console. Insomma una molteplicità di forme di intrattenimento che hanno una, marcata o meno, influenza sui nostri comportamenti.
Come nasce la gaming culture: da passatempo a fenomeno globale digitale
Bisogna considerare che tutto è nato evolvendosi da semplici esperimenti della robotica e dell’elettronica a un’industria dinamica che si è sviluppata in maniera forte. Ricordiamo negli anni ’70 e ’80 le costosissime console dei pochi fortunati che potevano permettersele dentro casa, ma soprattutto i cabinati arcade all’interno di bar e sale giochi. E già allora erano veramente iconici alcuni giochi e alcuni personaggi dei giochi. Vi ricordate di Tekken, Street Fighter, Virtua Striker per quanto riguarda il calcio, ma poi ovviamente Super Mario Bros, Zelda, Tetris, Dragon Quest. Giochi talmente centrali nella cultura delle giovani generazioni quegli anni che ne hanno tratto dei film e più recentemente dei live action, come avvenuto per Street Fighter, diretto da Kitao Sakurai.
L’identità sociale
I giochi raccontano narrazioni, raccontano le interazioni tra i giocatori e portano al loro interno complessi sistemi di simboli e significati. Termini specifici dei gamers, segni, saluti. E questo porta all’interno di una comunità con la quale ti identifichi. E ti identifichi in certe categorie sociali: sei competitivo? Sei collaborativo? Ami lo sport o gli sparatutto? Tutte le azioni raccontano di te, spiegando se sei una persona riflessiva o istintiva, egoista o solidale. E proprio per questo la gaming culture è diventata un mezzo per trasferire e interiorizzare certi valori per le giovani generazioni. I giochi infatti sono capaci di plasmare la cultura ma anche la commercializzazione dei prodotti grazie alla creazione sempre più sfrenata di community all’interno delle quali interagire e creare una vera e propria vita parallela che influenza quella reale.
Esports: lo sport del nuovo millennio
Guarda come ad esempio è cambiato il concetto di sport, che oggi non è più legato solo all’attività fisica in quanto tale ma vengono ricompresi anche gli esports. Questi hanno trasformato il gaming in una professione. Tantissimi oggi si allenano come veri atleti per competere in tornei internazionali che offrono premi molto consistenti.
Il gaming e l’educazione
Ma c’è un lato educativo nel gaming? Beh, contrariamente a quello che si pensa, sì. Non tutti i giochi parlano di individualismo, assassini e violenza. Anzi ci sono tanti altri giochi che insegnano al rispetto e ai valori che la società ha portato avanti per secoli. E poi hanno anche un’altra funzione che è quella di stimolare abilità cognitive, migliorare la concentrazione e insegnare il problem solving. Pensa a un gioco come Minecraft. Grazie ad esso si può insegnare a un ragazzino la matematica e la storia. Senza dimenticare che viviamo in un mondo frenetico. Anche in questo caso i giochi possono essere un aiuto per rilassarsi, socializzare e raccontare le proprie emozioni a qualcuno dall’altra parte del mondo. Le community servono a questo, e al loro interno ci sono molte discussioni. Il che aiuta anche ad affrontare temi delicati come l’ansia e lo stress.
Streaming e le fiere
Le piattaforme come Twitch e YouTube hanno permesso di raggiungere i più remoti angoli del mondo, facendo diventare così il gaming spettacolo e intrattenimento. E senza dimenticare che oggi la realtà delle fiere del fumetto e del videogioco è in piena espansione. Una volta era infatti facile seguire e partecipare a un festival storico o musicale, ad esempio, oggi è molto frequente trovare nella propria città una fiera che parli di videogiochi, gaming culture, che possa far incontrare altre persone che la pensano e la vivono come te.